PYROTEX LA FIBRA BARRIERA COVID 19

PYROTEX LA FIBRA BARRIERA COVID 19

La società Pyro-tex Industries con sede ad Amburgo è riuscita per prima al Mondo a produrre una fibra che ha un’attività del 99,57% (99% dopo 14 secondi) contro il virus SARS-CoV-2.
Questo risultato è stato confermato da un laboratorio indipendente certificato ISO secondo ISO 18184: 2019. La fibra Pyro-tex è rappresentata in Italia in esclusiva da Btt fibre/Green Evolution.

“Siamo entusiasti che i tessuti realizzati con PyroTex® possano ora svolgere un ruolo attivo nell’impedire al Covid-19 di diffondersi ulteriormente”, afferma Robert Jarausch fondatore di PyroTex Industries.
La fibra PyroTex® può essere utilizzata in maschere protettive, indumenti protettivi e medicali generali, nonché prodotti per l’ospitalità e il settore privato. “E l’elenco potrebbe continuare!”, Aggiunge Jarausch. “Stiamo già collaborando con grandi marchi, che vogliono contribuire alla lotta contro la pandemia e hanno la visione di creare prodotti sostenibili che mantengano le persone al sicuro anche in futuro”. Oltre alla sua attività contro SARS-CoV-2, la fibra PyroTex® resistente alla fiamma e al calore ha anche un’attività superiore al 99% contro batteri come Staphylococcus Aureus, Escherichia Coli e Klebsiella Pneumoniae. Quest’ultimo è spesso indicato come il germe più problematico negli ospedali. Tutte le proprietà sono permanenti e non tossiche (certificate secondo OekoTex Standard 100, classe 1).

HYMETEC: ENERGIA VERDE SOSTENIBILE IDROGENO+METANO CON BATTERI E BIOMASSA

HYMETEC: ENERGIA VERDE SOSTENIBILE IDROGENO+METANO CON BATTERI E BIOMASSA

 

Era il 1996; all’Università Feng Chai di Taichung a Taiwan non ci credevano: i ricercatori del dpt Bioenergy oggi coordinato dal prof. Stein Wu, anziché trovare batteri metaniferi più efficienti – oggetto della ricerca – avevano trovato invece batteri in grado di produrre” idrogeno” utilizzando rifiuti organici in un processo anaerobico.

Alcuni anni dopo questa scoperta si è trasformata in una tecnologia che consente di produrre più energia verde, sicura ed efficiente, da scarti e rifiuti organici (biomassa) rispetto ai tradizionali impianti di produzione biogas, questi ultimi già presenti in buon numero anche in Italia.

Una tecnologia che può restituire efficienza e redditività anche ad impianti già installati sul territorio grazie all’innesto della tecnologia hymetec™. L’idrogeno non viene stoccato ma immediatamente mescolato al metano estratto a sua volta dall’impjanto tradizionale e avviato al cogeneratore per immettere in rete energia elettrica.

Il risultato finale del processo Hymetec è infatti un mix di metano+idrogeno in una percentuale che consente di produrre dal 25 al 50% in più di energia a parità di biomassa.

Per diventare operativa, sicura e disponibile i tecnici e ricercatori della FCU di Taiwan hanno dovuto superare brillantemente diversi ostacoli tecnici ma oggi la tecnologia Hymetec™ è disponibile ed è stata premiata da uno speciale di National Geographic della serie “Brown is the new Green” e disponibile sui canali youtube.

Green Evolution, è responsabile per la promozione e la vendita di questa tecnologia in EU, in linea con l’impegno della azienda a promuovere innovazione sostenibile e disponibile per un futuro sostenibile del Pianeta. La tecnologia Hymetec™ è stata presentata ufficialmente in Italia il 14 luglio 2020 al festival di Ec futuro 2020 di Padova (https://ecofuturo.eu).

ECODESIGN NUOVO BREVETTO PER IMBALLAGGIIN MATERIALE ESPANSO

ECODESIGN NUOVO BREVETTO PER IMBALLAGGIIN MATERIALE ESPANSO

Il nostro R&D Marco Benedetti ha ottenuto la registrazione di un nuovo brevetto di utilità

da parte uff. Brevetti italiano: N.202017000086846

Il brevetto è relativo ai soli contenitori in materiale espanso con proprietà isotermiche, prestampati, destinati al trasporto, stoccaggio e distribuzione per es. di alimenti o prodotti farmaceutici che necessitano di essere teoricamente isolati durante il trasporto verso il luogo di destinazione finale per salvaguardare le proprietà organolettiche o assicurarne la salubrità e rispondenza del prodotto alle performance dichiarate; oppure di imballaggi per il trasporto di beni che posso subire danneggiamenti durante il trasporto se non inseriti in un contenitore spesso, magari traspirante e ammortizzante i colpi come appunto quelli realizzati in espanso polistirolo, poliuretano o più ecologicamente in biofoam o materiali simili biodegradabili o compostabili una volta usati e correttamente smaltiti.

Il brevetto consente quindi da un lato di abbattere i costi di trasporto di contenitori estremamente leggeri e ingombranti quando vuoti, aumentando il numero di unità trasportate o stoccate come per esempio nel trasporto in container o autotreno piuttosto che nell’organizzazione degli spazi in magazzino, o in locali dalle dimensioni ridotte come la stiva di peschereccio per es., dall’altro di non perdere volume di carico quando riempiti di materiale a parità di volume interno se confrontati con prodotti standard presenti sul mercato.

La soluzione brevettata è quindi un passo avanti verso l’abbattimento di Co2 per il trasporto, stoccaggio, distribuzione e rigenerazione dei materiali espansi.

Il brevetto è stato realizzato in collaborazione con dei giovani design fondatori di Cono Studio di Milano.

Sarà così possibile impilare, trasportare e stoccare fino al 50% in più di scatole vuote (senza coperchio), senza per questo ridurre il volume di carico una volta riempite di prodotto, a parità di dimensioni esterne del contenitore rispetto ai modelli tradizionali.

Il brevetto è reso possiibile in un diverso design interno del contenitore che contente quando vuoto un incastro in profondità dei contenitori e quando pieni, di essere soprammessi o impilati in una colonna auto-bloccante in modo da eliminare o ridurre la fasciatura della colonna di contenitori soprammessi.

Il brevetto sarà a disposizione per le aziende produttrici di imballaggi in materiale espanso che ne richiederenno lo sfruttamento, con particolare focus per quelli in materiale di origine vegetale e biodegradabile come per es. i biopolimeri espansi in Pla (da amido vegetale), con lo scopo dichiarato di renderli più competitivi a livello di prezzo. Nella maggioranza dei casiinfatti i materiali naturali come i biopolimeri, partono da una materia prima più costosa rispetto a quelli derivati da petrolio.

Green Evolution ha la licenza esclusiva di gestione del brevetto.

AGRITURISMO ZPW™ – ZERO PLASTIC WASTE –  un programma innovativo per il settore agrituristico italiano.

AGRITURISMO ZPW™ – ZERO PLASTIC WASTE – un programma innovativo per il settore agrituristico italiano.

Green Evolution ha lanciato recentemente sul mercato italiano, in esclusiva il proprio progetto “AGRITURISMO ZPW™” – zero conferimento di plastiche alla raccolta pubblica – per il settore ECO TURISTICO ITALIANO. L’obiettivo è affiancare le strutture agrituristiche italiane a forte vocazione naturalista-ambientalista, in un percorso che è potenzialmente “auto- rigenerante”, formativo e partecipativo, sia per il turista che per l’azienda agricola nonché per quest’ultima anche economicamente vantaggioso
L’esperienza dell’agriturismo più di molte altre attività agricole e turistiche vede l’Italia leader planetario con una speciale vocazione: entrambi dal produttore di beni – l’agricoltore e ospitante – al turista dimostra che tutti possono essere testimoni quando non “artefici”, della bellezza del rapporto dell’uomo con la Natura nonchè della sua “circolarità”: non distruttivi come spesso ci sentiamo dire o pensiamo noi stessi, ma virtuosi per il Pianeta e sé stessi. Il turista che frequenta un agriturismo lo fa per più di una ragione: natura, relax, pochi pericoli per i bambini, aria pulita, cibo buono e sano, pochi rumori artificiali e riscoperta di quelli della natura, i colori rilassanti della campagna, la localizzazione – spesso al centro di un contesto di altre bellezze storico-artistiche – ed infine anche il costo mediamente più contenuto rispetto alle strutture vicino ai centri marinari o della montagna.
Il sistema elaborato da Green Evo prevede una azione dinamica con struttura a piramide rovesciata, il cui punto di partenza resta la ferma volontà dell’agricoltore-ospitante a percorre un cammino che richiederà tempo (1-2 anni) ma che è fortemente auto-referenziale.
Approfondimenti nella apposita pagine: AGRITURISMO ZERO PLASTIC WASTE
Attualmente l’Agriturismo “LA FACENDA” di Albinia, prov. di Grosseto nei pressi del promontorio dell’Argentario (Toscana- Italia ) sta sperimento la prima fase del processo, dopo aver ottenuto il riconoscimento di Legambiente Italia come struttura eco-turistica e, per la parte agricola, dove avere ottenuto nel 2018 il riconoscimento IGP del proprio olio extra vergine di oliva.
Zero Waste infatti secondo la teoria della Blue Economy non è una utopia scientifica ma un metodo praticabile.